Il periodo di isolamento, legato all’emergenza sanitaria da Covid-19, che stiamo affrontando è molto difficile per tutti noi ma può esserlo in particolar modo per i bambini che hanno assistito, improvvisamente, ad uno stop di tutti quei momenti che facevano parte della loro quotidianità.
È possibile quindi che anche i bambini, come gli adulti, possano risentire delle ansie e dello stress dovuti a tale condizione. Le situazioni di malessere possono manifestarsi nei bambini in modo diverso in base all’età, ma in ogni caso più il bambino è piccolo, più è frequente che il suo disagio venga comunicato attraverso sintomi corporei o comportamentali.
Infatti, non possedendo gli stessi canali di espressione degli adulti, difficilmente riesce a dar voce alle proprie emozioni e può tendere a comunicare la sofferenza avvertita attraverso un malessere fisico come può essere il mal di pancia o mal di testa in particolari momenti della giornata o, ancora, la comparsa di enuresi, difficoltà di addormentamento o risvegli frequenti durante la notte.
In queste situazioni è importante che l’adulto di riferimento si mostri disponibile all’ascolto ed al confronto con il bambino, utilizzando un linguaggio adatto alle sue possibilità di comprendere, invitandolo a parlare senza ignorare o minimizzare le preoccupazioni avvertite.
È possibile proporre loro dei disegni o altre attività creative come possono esserlo i giochi di finzione, magari da svolgere insieme, che possano aiutarli ad esternare le ansie o le paure che faticano a riconoscere e ad esprimere a parole.
Il momento di addormentamento del bambino può diventare, infine, uno spazio speciale di condivisione di quelli che sono i suoi pensieri o i timori più profondi quindi un’occasione utile a rielaborare emozioni e fatti accaduti durante la giornata.
Il Coronavirus osservato dalla pancia dei più piccoli
Il periodo di isolamento, legato all’emergenza sanitaria da Covid-19, che stiamo affrontando è molto difficile per tutti noi ma può esserlo in particolar modo per i bambini che hanno assistito, improvvisamente, ad uno stop di tutti quei momenti che facevano parte della loro quotidianità.
È possibile quindi che anche i bambini, come gli adulti, possano risentire delle ansie e dello stress dovuti a tale condizione. Le situazioni di malessere possono manifestarsi nei bambini in modo diverso in base all’età, ma in ogni caso più il bambino è piccolo, più è frequente che il suo disagio venga comunicato attraverso sintomi corporei o comportamentali.
Infatti, non possedendo gli stessi canali di espressione degli adulti, difficilmente riesce a dar voce alle proprie emozioni e può tendere a comunicare la sofferenza avvertita attraverso un malessere fisico come può essere il mal di pancia o mal di testa in particolari momenti della giornata o, ancora, la comparsa di enuresi, difficoltà di addormentamento o risvegli frequenti durante la notte.
In queste situazioni è importante che l’adulto di riferimento si mostri disponibile all’ascolto ed al confronto con il bambino, utilizzando un linguaggio adatto alle sue possibilità di comprendere, invitandolo a parlare senza ignorare o minimizzare le preoccupazioni avvertite.
È possibile proporre loro dei disegni o altre attività creative come possono esserlo i giochi di finzione, magari da svolgere insieme, che possano aiutarli ad esternare le ansie o le paure che faticano a riconoscere e ad esprimere a parole.
Il momento di addormentamento del bambino può diventare, infine, uno spazio speciale di condivisione di quelli che sono i suoi pensieri o i timori più profondi quindi un’occasione utile a rielaborare emozioni e fatti accaduti durante la giornata.