Stando alle parole del noto scrittore e drammaturgo francese Victor Hugo “il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola… Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco”.
Educare, dunque, fin da piccoli alla magia del teatro consente di non lasciare i bambini in balia di tv e videogiochi ma di educarli all’amore, alla capacità di mettersi nei panni degli altri, stimolando alla socializzazione ed alla gestione delle proprie emozioni.
I bambini si avvicinano al teatro partendo dal piacere di giocare e del “fare finta” che li contraddistingue. Travestendosi o indossando varie maschere viene quindi stimolata la loro creatività, anche attraverso un uso più consapevole del proprio corpo, e vengono aiutati ad entrare in contatto con altri aspetti della propria personalità. Sono diverse le scuole che, annualmente, propongono ai loro studenti dei laboratori teatrali.
Con l’obiettivo di aumentare in loro il senso di aggregazione e favorendo la crescita. Elisa (14 anni) confida allo sportello d’ascolto presente nella sua scuola che il teatro per lei è una linfa vitale e, sopratutto nelle giornate più cupe, è quella spinta che le dà la giusta carica per iniziare la giornata.
In adolescenza, dove tutto è sottoposto a profonda trasformazione, il teatro acquista un significato ancora più profondo consentendo ai ragazzi di dare significato ad emozioni che appaiono confuse ed alternative alla gestione di quelle più dirompenti come ad esempio la rabbia o il dolore che possono essere messe in scena all’interno di una dimensione che appare sospesa nel tempo e nello spazio, ovvero quella teatrale.
Creatività a teatro
Stando alle parole del noto scrittore e drammaturgo francese Victor Hugo “il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola… Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco”.
Educare, dunque, fin da piccoli alla magia del teatro consente di non lasciare i bambini in balia di tv e videogiochi ma di educarli all’amore, alla capacità di mettersi nei panni degli altri, stimolando alla socializzazione ed alla gestione delle proprie emozioni.
I bambini si avvicinano al teatro partendo dal piacere di giocare e del “fare finta” che li contraddistingue. Travestendosi o indossando varie maschere viene quindi stimolata la loro creatività, anche attraverso un uso più consapevole del proprio corpo, e vengono aiutati ad entrare in contatto con altri aspetti della propria personalità. Sono diverse le scuole che, annualmente, propongono ai loro studenti dei laboratori teatrali.
Con l’obiettivo di aumentare in loro il senso di aggregazione e favorendo la crescita. Elisa (14 anni) confida allo sportello d’ascolto presente nella sua scuola che il teatro per lei è una linfa vitale e, sopratutto nelle giornate più cupe, è quella spinta che le dà la giusta carica per iniziare la giornata.
In adolescenza, dove tutto è sottoposto a profonda trasformazione, il teatro acquista un significato ancora più profondo consentendo ai ragazzi di dare significato ad emozioni che appaiono confuse ed alternative alla gestione di quelle più dirompenti come ad esempio la rabbia o il dolore che possono essere messe in scena all’interno di una dimensione che appare sospesa nel tempo e nello spazio, ovvero quella teatrale.